La vescica e’ un organo cavo situato nella pelvi che ha il compito di raccogliere l’urina proveniente dai reni attraverso gli ureteri ed espellerla dall’organismo. Puo’ essere sede di patologie funzionali o neoplastiche; queste ultime originano in più’ del 95% dei casi dalle cellule transizionali del rivestimento interno della parete vescicale (urotelio) e in meno del 5% dei casi, o dalle cellule delle ghiandole presenti prevalentemente a livello della cupola vescicale (adenocarcinoma) o dalle cellule squamose (tumore squamoso primitivo) a causa di particolari parassiti.
Immagini adattate da Atlante di Anatomia Umana. Netter.
- RESEZIONE ENDOSCOPICA TRANSURETRALE
- TRATTAMENTO DELLA CALCOLOSI VESCICALE
- DIVERTICULECTOMIA
- CISTECTOMIA RADICALE
- CISTOPLASTICA DI AMPLIAMENTO
1. Endoscopico: è indicata nei casi di calcolosi inferiore ai 2 cm circa; prevede la frantumazione meccanica o con fibra laser del calcolo vescicale mediante l’introduzione in uretra di uno strumento (endoscopio) e successiva rimozione dei frammenti generati.
2. Cistolitotomia: è indicata nei casi di calcolosi multipla e voluminosa; prevede una mini incisione addominale mediana sottombelico-pubica che permette di accedere alla cavità vescicale e quindi l’asportazione in toto della calcolosi.
Ultimata la parte demolitiva si pone il problema di derivare le urine.
Le derivazioni urinarie si dividono in incontinenti (Uretero-ileo-cutaneostomia Sec. Bricker e ureterocutaneostomia) e continenti, a loro volta divise in ortotopiche ossia realizzate nel sito dove normalmente è posta la vescica (Neovescica Ileale Ortotopica Continente – VIP) ed eterotopiche ossia create in una sede differente rispetto a quella della vescica nativa.
1. Neovescica Ileale Ortotopica Continente – VIP: Nel caso in cui il paziente goda di buone condizioni generali e la malattia risulti essere organo-confinata, senza interessamento della regione sfinteriale, la derivazione urinaria di prima scelta è la neovescia ortotopica continente. L’intervento prevede la ricostruzione di una vescica utilizzando un segmento di circa 40-50 cm di intestino (ileo) opportunamente riconfigurato in modo da ottenere un serbatoio sferoidale di capacità adeguata a cui vengono abboccati gli ureteri. La neovescica verrà quindi posizionata nello scavo pelvico, in quello spazio occupato in precedenza dalla vescica nativa, e collegata all’uretra. Il paziente verrà adeguatamente istruito all’apprendimento del nuovo meccanismo minzionale dal nostro personale esperto e dedicato prima della dimissione. 2. Uretero-ileo-cutaneostomia sec. Bricker: Ove la ricostruzione di una neovescica sia sconsigliata questa derivazione rappresenta la tecnica più frequentemente realizzata. Prevede l’utilizzo di 20 cm di intestino (ileo) a cui vengono abboccati gli ureteri; l’ansa ileale viene poi abboccata alla cute (stomia) del quadrante inferiore destro dell’addome.
La raccolta dell’urina che defluisce continuamente attraverso la stomia avviene mediante l’applicazione di un sacchetto adeso ad una apposita placca; tale sacchetto dovrà essere periodicamente vuotato attraverso una valvola di cui è munito.
Il paziente e i familiari verranno adeguatamente istruiti per la gestione del sacchetto e della placca dal nostro personale esperto e dedicato prima della dimissione (Vedi opuscolo stomi a ossia metti il una sorta di richiamo se si può)).
3. Ureterocutaneostomia: Ove non siano indicate una delle due derivazioni precedenti, o in particolari situazioni in cui l’intestino non sia utilizzabile, gli ureteri vengono abboccati direttamente alla cute bilateralmente ai quadranti inferiori dell’addome e le urine raccolte in due sacchetti esterni applicati in corrispondenza delle stomie. Di prassi vengono lasciati in sede due piccoli cateterini ureterali, da sostituire periodicamente ogni 4 mesi in regime ambulatoriale, per favorire il passaggio dell’urina dai reni al sacchettino ed evitare eventuali stenosi delle stomie. Il paziente e i familiari verranno adeguatamente istruiti per la gestione del sacchetto e della placca dal nostro personale esperto e dedicato prima della dimissione (Vedi opuscolo stomi a ossia metti il una sorta di richiamo se si può).