Testicoli

  • CORREZIONE DELL'IDROCELE
  • CORREZIONE DEL VARICOCELE
  • ASPORTAZIONE CISTI DELL'EPIDIDIMO
  • ORCHIDOPESSI
  • ORCHIECTOMIA SEMPLICE
  • ORCHIFUNICULECTOMIA
  • LINFOADENECTOMIA RETROPERITONEALE

CORREZIONE DELL’IDROCELE: l’intervento di eversione della tunica vaginale é l’intervento chirurgico di prima scelta per questa patologia; viene eseguito in anestesia loco-regionale (spinale) e prevede una incisione inguino-scrotale, l’esteriorizzazione del testicolo l’apertura e lo svuotamento della sacca contenente il liquido dell’idrocele, la recentazione e sutura della stessa ed infine il riposizionamento del testicolo nella sua borsa scrotale.

Tale intervento viene eseguito in regime ambulatoriale.

CORREZIONE DEL VARICOCELE: quando indicato l’intervento di correzione del varicocele può essere eseguito in anestesia loco-regionale (spinale) a cielo aperto mediante una minima incisione addominale, o in anestesia generale per via laparosocpica. In entrambi i casi consiste nella legatura e sezione delle vene gonadiche dilatate. In alternativa può essere eseguita la scleroembilizzazione delle stesse sotto guida radiologica sec. Tauber in anestesia locale.

Ciascun intervento viene eseguito in regime ambulatoriale.

ASPORTAZIONE CISTI DELL’EPIDIDIMO: l’epididimo è sede frequente di formazioni di tipo cistico, che possono contenere liquido sieroso semplice o più frequentemenete spermatozoi (spermatocele). Nella maggioranza dei casi sono asintomatiche ma in particolari circostanze possono infiammarsi od infettarsi e causare dolore. Solo nei casi di difficoltoso controllo farmacologico della sintomatologia si ricorre all’asportazione chirurgica della sola cisti o nei casi più severi dell’epididmo in toto. L’intervento viene eseguito in anestesia loco-regionale (spinale) e prevede una incisione inguinoscrotale, la mobilizzazione del testicolo e l’asportazione della cisti stessa.

Tale intervento viene eseguito in regime ambulatoriale.

ORCHIDOPESSI: è l’intervento di prima scelta in caso di testicolo mobile o ritenuto in canale inguinale; la sua fissazione in posizione ortotopica.

Tale intervento viene eseguito in regime ambulatoriale.

ORCHIECTOMIA SEMPLICE: l’orchiectomia semplice rappresenta il trattamento d’elezione nel trattamento di patologie benigne di uno od entrambi i testicoli, di natura infettiva avanzata, traumatica o ischemica, o in caso di tumore avanzato della prostata, allo scopo di ottenere una soppressione ormonale completa. L’intervento viene eseguito in anestesia loco-regionale (spinale) e prevede generalmente, ma non necessariamente, un approccio inguinale mediante una incisione di circa 5 cm; consiste nell’asportazione del testicolo senza il funicolo spermatico. Se il paziente lo desidera e non vi siano controindicazioni è possibile posizionare una protesi testicolare a fini estetici.

ORCHIFUNICULECTOMIA: L’asportazione chirurgica del testicolo e del suo funicolo spermatico è momento essenziale sia nella dignosi della neoplasia testicolare che nella sua terapia. L’intervento viene eseguito in anestesia loco-regionale (spinale) e prevede tassativamente un approccio inguinale mediante una incisione di circa 5 cm; consiste nel clampaggio del funicolo spermatico all’altezza dell’anello inguinale interno, nell’identificazione della lesione testicolare, se necessario nell’invio di una biopsia della stessa per esame istologico estemporaneo, e ove indicato nell’asportazione del testicolo stesso unitamente al suo funicolo. Se il paziente lo desidera e non vi siano controindicazioni è possibile posizionare una protesi testicolare a fini estetici.

LINFOADENECTOMIA RETROPERITONEALE: l’intervento prevede l’asportazione dei linfonodi retroperitoneali, (ossia quei linfonodi presenti attorno ai grossi vasi come l’aorta e la vena cava nello spazio corrispondente alla parete posteriore dell’addome) che rappresentano la prima stazione di drenaggio linfatico della neoplasia primitiva del testicolo. Ove indicato l’intervento viene eseguito in anestesia generale; inoltre per il controllo del dolore nel periodo intra, peri e post-operatorio si posiziona un cateterino peridurale che permette l’infusione continua di analgesici. L’accesso può essere eseguito sia per via chirurgica a cielo aperto, con incisione mediana anteriore xifo-ombelico-pubica che con accesso laparoscopico per via retroperitoneale.

La principale complicanza legata a questo intervento è rappresentata dalla perdita dell’eiaculazione; grazie alla tecnica “nerve sparing” che prevede appunto il risparmio delle fibre nervose simpatiche deputatae all’eiaculazione, si raggiungono tassi di eiaculazione anterograda prossimi al 100%.